Vittoria dei brasiliani Tavares e Carvalho al Mondiale Snipe 2015

Migliore di qualsiasi commento scritto da noi del Circolo Vela Talamone, e sicuramente più imparziale, il bel pezzo di chiusura del Mondiale di Alberto Perdisa sul sito di SCIRA Italia che pubblichiamo con grande piacere .

Il Mondiale di Talamone, visto da Alberto Perdisa

“Il circolo vela Talamone ha fatto le cose in grande e il campionato del Mondo 2015 verrà ricordato tra quelli memorabili. Il Presidente, ammiraglio Sergio Biraghi, il nostro amico direttore sportivo e deus ex machina Alessandro Testa con tutto il loro numeroso e competente staff hanno lavorato sodo per oltre un anno e mezzo per il successo di questo evento raggiungendo pienamente l’obiettivo con una logistica perfetta e un’accoglienza di altissimo livello. L’ufficio stampa e comunicazione è stato affidato a Paolone Cardoni e migliore scelta non si poteva fare: avrete tutti seguito, attraverso le splendide immagini scattate da Matias Capizzano, i filmati di Alberto Origone e i puntuali resoconti di Michele Tognozzi le avvincenti fasi di regata praticamente in diretta

Un grande evento sportivo che, tra junior e senior, è durato oltre due settimane e coinvolto una intera comunità e che io, assieme a tanti regatanti “romagnoli”, a Pietro Fantoni, a Fabio e Daniela Rochelli, ad Andrea Pesci abbiamo sentito nostro. Infatti, da oltre quindici anni scendiamo in Toscana per disputare il campionato invernale in queste acque che ormai per noi sono di casa.

Devo aggiungere che il Piada Trophy del 2012 emigrò da Cervia a Talamone e fu una significativa e riuscita prova generale di questo Mondiale.

Poco da aggiungere quindi, la classifica e il resoconto delle varie prove le avete già lette ma vorrei qui raccontarvi le impressioni di un vecchio “normale” snipista che ha vissuto tre giorni emozionanti e divertenti a terra e soprattutto in mare sul gommone di Johnny Estrella. Purtroppo poi sono dovuto tornare alla lavoro, alla vendemmia: a proposito, come recita il titolo di un film: “Un’ottima annata”

Ma torniamo a questo bellissimo Mondiale, che ha visto in acqua ottantatre concorrenti di diciotto nazioni, cominciando dai risultati. Meritata vittoria per i brasiliani Mateus Tavares e Gustavo Carvalho che hanno regatato da campioni ma, al comando della classifica prima dell’ultimo giorno ci sono stati gli argentini Louis Soubiè e Dieguito Lipzic che hanno perso il titolo solo all’ultima regata. Sarà perché li conosco bene avendoli ospitati a casa mia a Cervia in occasione del Piada Trophy 2011, che hanno dominato, sarà per la loro bravura e simpatia ma vi confesso che ho tifato per loro e mi rammarico per il titolo che hanno mancato per poco.

Al terzo posto gli spagnoli Alvaro Martinez e Gabriel Utrera che ricordiamo campioni europei juniores nel 2010 ad Almeria e poi mondiali di Rungsted in Danimarca l’anno successivo. Due giovani veramente forti che sono risultati i migliori del forte e nutrito plotone iberico.

Come previsto netto il dominio degli equipaggi argentini, brasiliani e spagnoli e forte anche la squadra statunitense con un altro dei nostri beniamini, il grande Augie Diaz che, essendo mio coetaneo, ammiro in modo incondizionato perché in grado di vincere un titolo mondiale davanti a tanti giovani rampanti. Impeccabile e veloce in ogni condizione, soprattutto con aria sostenuta, grazie anche a Katlheen Tocke: bella, atletica e brava. Un campione di sportività che tutti dovrebbero imitare, tra i migliori al Mondo anche nella Star.

Non me ne vogliate ma non citerò gli altri bravissimi atleti in regata, alcuni di loro veri campioni, nemmeno quelli piazzati tra i primi dieci perché li conoscete tutti e avete già letto la classifica. Posso solo dirvi che il campionato è stato estremamente incerto con una ventina di equipaggi in grado di salire sul podio e tra questi i nostri Enrico Solerio e Paolo Lambertenghi che hanno confermato il loro livello internazionale e che probabilmente potevano fare meglio del quindicesimo posto finale.

So di andare contro corrente ma sono soddisfatto anche delle prove degli altri equipaggi italiani, in grado di padroneggiare il vento a 30 nodi rientrando in porto senza danni e in evidenza in alcune prove. Manca continuità e si deve ancora lavorare molto per colmare il divario con i Paesi più forti, questo è certo. Quello che mi rende ottimista è il fatto che finalmente sembra che i nostri giovani abbiano capito che lo Snipe è una barca dove il livello tecnico nel Mondo è elevato ed è impareggiabile per monotipia e tattica.

Il Mondiale juniores, disputato la settimana prima dell’Assoluto, costituisce in questo senso uno spartiacque e vorrei parlarvene. Tanti giovani equipaggi italiani in regata, entusiasti della nostra barchetta. Mi riferisco a Michele Meotto e Alberto Cassandro, gli allievi di coach Fantoni, splendidi terzi e in lotta fino all’ultimo per il primato ma anche tutti gli altri, Marco e Ilaria Rochelli, Ludovico Pittani e Ashik Crevatin portati dai coach “Rockets”, i locali Lapo Savorani e Federico Milone e poi Nutta, Mazzaroli, i romagnoli Onorato e Valentini, accompagnati da coach Paolo Fuzzi e ancora Libardi, Froesa, Donati, Rigobello, Dei Rossi, Catarozzi e l’equipaggio tutto femminile del circolo vela Talamone composto da Alisee Del Gizzo e Arianna Buzzetti. Si, i giovani li ho citati tutti perché credo molto in loro che hanno scoperto nello Snipe una grande barca. Li vogliamo vedere spesso in regata e poi tutti insieme al campionato nazionale juniores del prossimo anno ed è a loro che dedico il simpatico corredo fotografico realizzato da Giovanni De Carolis proprio al Mondiale junior. Leggete le didascalie, sono uno spasso.

Veniamo ora alla tecnica: Italia ai vertici per quanto riguarda vele e scafi. Olimpic ha firmato le vele dei vincitori e DB Marine lo scafo, per la gioia di Enrico e Daniela Michel che hanno piazzato numerosi altri DBR1 tra i primi della classifica generale.

Concludo con un piccolo appunto evidenziando che si tratta di una mia personale opinione. Ritengo che qualche problema l’abbia creato il campo di regata che non era quello abituale di Snipe Bay ma più al centro del golfo, a metà strada tra Talamone e Porto Santo Stefano. Molto aperto e più sensibile alle oscillazioni del vento, certamente equilibrato e mai scontato a livello di bordeggio ma forse più problematico. Difficile anche gestire le partenze visto il livello degli ottantatre concorrenti con la necessità di esporre spesso la bandiera “Z”. Probabilmente poi alcune prove sono state annullate per eccesso di perfezionismo ma non si deve escludere la pressione del rappresentante internazionale Scira che era in acqua. In generale comunque Fabio Barrasso e lo staff a mare hanno svolto un ottimo lavoro, la competenza di Fabio non è una novità, e la gestione del campo di regata è stata a livello della manifestazione, peccato non aver potuto disputare tutte le undici prove in programma, questo è il mio rammarico.

Ad ogni modo, devo ripeterlo, fantastico campionato del Mondo !

La splendida cittadina di Talamone e il suo golfo, non a caso rinominato “Snipe Bay” ha confermato di essere al centro dell’interesse dello Snipe nazionale e mondiale.

Grazie Talamone !”

 

le classifiche

la galleria di foto di Matias Capizzano

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